L'ipersudorazione, o iperidrosi, è una condizione che si caratterizza per una produzione eccessiva di sudore, che non dipende dalla temperatura ambientale o dall'attività fisica. Chi ne soffre tende a sudare in modo massiccio e continuo, soprattutto in alcune zone del corpo come le ascelle, i piedi, le mani, la fronte e il torace. Questo fenomeno può causare problemi a livello dermatologico, nonché disagio psicologico e imbarazzo sociale.
Le cause dell'ipersudorazione
Le cause dell'ipersudorazione non sono del tutto note. Si ritiene che la componente emotiva sia fondamentale nell'innescare la sudorazione eccessiva, ma i meccanismi che collegano lo stress o l'ansia alla stimolazione delle ghiandole sudoripare non sono ancora chiariti.
Esistono però alcuni fattori ed elementi che possono favorire o peggiorare l'ipersudorazione. Tra questi ci sono:
• alcuni farmaci, come antidepressivi, antipiretici, anticolinergici e beta-bloccanti
• alcune malattie endocrine, come l'ipertiroidismo, l'ipoglicemia e l'acromegalia
• alcune malattie infettive, come la tubercolosi o le micosi sistemiche
• alcune malattie neurologiche, come il morbo di Parkinson o la sindrome serotoninergica
• alcune malattie oncologiche, come i linfomi o le leucemie
• alcune condizioni fisiologiche, come la menopausa o l'obesità.
Quali sono i sintomi dell'ipersudorazione?
Il sintomo principale dell'ipersudorazione è una produzione abbondante e spontanea di sudore, che si verifica con frequenza. In questi casi il sudore può arrivare a gocciolare dalle mani o dalla fronte, a inzuppare gli indumenti o le calzature e a causare macchie sui vestiti e cattivi odori.
L'ipersudorazione può interessare solo alcune aree del corpo – iperidrosi localizzata – o tutto il corpo – iperidrosi generalizzata. Le zone più colpite sono le ascelle, i piedi, le mani, la fronte, il torace e la schiena.
Le conseguenze
All'ipersudorazione si possono accompagnare diverse situazioni negative, sia a livello fisico che psicologico, fra cui: disidratazione e carenza di sali minerali, a cui si possono associare crampi muscolari, stanchezza, vertigini e mal di testa; irritazioni, dermatiti, micosi, infezioni batteriche e alterazioni della pelle; disagio psicologico, imbarazzo sociale, difficoltà nelle relazioni interpersonali e problemi lavorativi o scolastici.
Per prevenire i problemi fisici legati all’ipersudorazione è importante bere molti liquidi, mangiare frutta e verdura ricche di potassio e magnesio, come le banane, le albicocche, i fagioli e le mandorle, e curare l'igiene personale con detergenti delicati ed emollienti.
Per quanto riguarda, invece, le conseguenze psicologiche e sociali, bisogna fare un discorso a parte.
Teniamo conto che l'ipersudorazione può interferire con le più comuni attività quotidiane, come scrivere, stringere la mano, usare il computer, guidare o praticare sport. Inoltre, può limitare la scelta dei vestiti, dei colori e dei materiali da indossare, allo scopo di evitare di mostrare le macchie di sudore o rendere percepibili i cattivi odori. Per cui chi soffre di ipersudorazione può provare costantemente vergogna e ritrovarsi a vivere in un continuo stato d’ansia, associato a depressione, bassa autostima e desiderio di isolamento. Il paradosso è che queste emozioni possono a loro volta peggiorare la sudorazione eccessiva, creando un circolo vizioso difficile da interrompere.
Come si può risolvere il problema dell'ipersudorazione?
Purtroppo l'ipersudorazione non ha una cura definitiva, ma esistono diversi rimedi che possono aiutare a controllarla e ridurla. Tra questi ci sono:
• l'uso di deodoranti o antitraspiranti specifici per le zone più sudate, che contengono sostanze come, ad esempio, il cloruro di alluminio, che bloccano temporaneamente le ghiandole sudoripare
• l'applicazione di talco, amido di mais o bicarbonato sulle zone maggiormente interessate, che assorbono il sudore e prevengono i cattivi odori
• la scelta di indumenti in cotone, lino o seta, che lasciano traspirare la pelle e non provocano irritazioni
• l'eliminazione dal guardaroba di indumenti sintetici, troppo stretti o troppo caldi, che possono favorire la sudorazione eccessiva
• la limitazione nel consumo o l’eliminazione di cibi piccanti, alcolici, caffeina e tabacco, che stimolano la produzione di sudore
• la pratica di tecniche di rilassamento, come il respiro profondo, lo yoga o la meditazione, che aiutano a gestire lo stress e le emozioni negative che possono scatenare l'ipersudorazione
• una consulenza psicologica o psicoterapeutica, che può aiutare a migliorare l'autostima e la fiducia in sé stessi e a superare i blocchi emotivi legati all'ipersudorazione
• il ricorso a trattamenti farmacologici, come gli anticolinergici o i beta-bloccanti, che riducono la stimolazione delle ghiandole sudoripare. Questi farmaci vanno prescritti dal medico e assunti sotto il suo controllo, perché possono avere effetti collaterali importanti
• il ricorso a trattamenti fisici, come la ionoforesi, la crioterapia e il botox, che agiscono sulle ghiandole sudoripare tramite correnti elettriche o temperature molto basse i primi due e riducendo la comunicazione tra i nervi e le ghiandole sudoripare contribuendo a ridurre il flusso di sudore il terzo. Questi trattamenti vanno eseguiti da professionisti qualificati e richiedono sedute periodiche per mantenere i risultati
• il ricorso a trattamenti chirurgici, come la simpatectomia toracica endoscopica o l'asportazione delle ghiandole sudoripare. Questi interventi sono riservati ai casi più gravi e resistenti agli altri trattamenti e comportano dei rischi e delle complicanze potenziali.